L’antico fascino della tradizione

Ogni camera de Le dimore dell’acqua ha un nome: Gallo, Donna, Archi, Torre, in riferimento alle icone degli storici timbri del pane. La storia del marchio è davvero interessante ed è intimamente legata alla cultura agropastorale della Basilicata. Venivano, infatti, utilizzati per marchiare il famoso pane di Matera che già nel periodo borbonico, a differenza della maggior parte degli altri tipi di pane del Sud Italia,veniva realizzato con la sola farina di grano duro che dava quel sapore, odore e colore che lo hanno reso un’eccellenza gastronomica riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. L’abitudine di panificare in casa derivava dall’idea che comprare il pane fosse sinonimo di miseria; per questa ragione, sia le famiglie ricche sia quelle più povere prima lavoravano la pasta in casa e poi a pagamento, la facevano cuocere nei forni a legna pubblici sparsi nei Sassi. I fornai infine, davano la forma definitiva alla pasta lievitata, la timbravano con il marchio da pane di ogni famiglia e la infornavano. Ogni famiglia possedeva il proprio marchio personale, realizzati in legno e lasciati in custodia nei forni pubblici. La storia dei marchi ha inizio in un passato non molto definito, ma la tradizione di fare il pane in casa e cuocerlo nei forni pubblicitermina certamente negli anni ’50 con l’avvento dei nuovi quartieri e con la diffusione dei moderni forni elettrici.

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